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Chiesa Sant’Agostino

Chiesa Sant'Agostino

La prima pietra venne posta il 27 settembre 1610, eretta grazie alla generosità del Conte Pietro Barbetta e della comunità di San Costanzo. Nella Chiesa si trovano cinque Altari adorni di stucchi di buona fattura. Di particolare interesse anche le tele, tutte ispirate dalle devozioni care agli Agostiniani: il Crocifisso, la Madonna, Sant’Agostino e San Nicola. L’Altare maggiore, in marmo, è sovrastato da un grande quadro ovale con cornice dorata raffigurante San Pietro Apostolo, posteriormente c’è un coro di abete. Alle pareti laterali del presbiterio si possono ammirare anche due grandi tele realizzate nel 1787 dal pittore Giuseppe Ceccarini: un Miracolo di San Nicola da Tolentino quella di destra, la Tomba di S. Agostino quella di sinistra. Nel primo Altare di destra, per chi entra in Chiesa, si conserva una Madonna del Carmine olio su tela. Nel secondo altare una tela di uguali dimensioni rappresenta San Nicola da Tolentino. Nel primo Altare di sinistra è collocata una Crocifissione, olio su tela, realizzata a Fano nel 1785 da Giuseppe Ceccarini. Sotto questo Altare, all’interno di un’urna di vetro, è posto il simulacro in legno del Cristo Morto realizzato nel 1826, in Ancona, da Filippo Reali allievo del Canova. Nel secondo altare di sinistra è incorniciata da gradevoli stucchi la Madonna della Cintura, olio su tela. Nella chiesa si può ammirare anche una statua del Cristo Risorto del 1871. Alle pareti sono appesi quattordici piccoli quadri di carta a ricordo della Via Crucis. Nella Settimana Santa viene allestita in questa chiesa “La Machina di Legno del Monte Calvario” con rievocazione della passione e morte di Nostro Signore. Sul Monte Calvario si possono ancor oggi ammirare le statue rappresentanti la Madonna, San Giovanni Evangelista, La Maddalena e il Gran Sacerdote. Dalla stessa Chiesa, la sera del Venerdì Santo, si snoda una suggestiva processione, retaggio di un’antichissima tradizione, con il simulacro del Cristo Morto deposto su un cataletto con quattro lumiere seguito dalla statua della Madonna Addolorata. Nella Cantoria, al di sopra dell’entrata principale, fa bella mostra un pregevole organo, opera del veneziano Gaetano Callido.

La prima pietra venne posta il 27 settembre 1610, eretta grazie alla generosità del Conte Pietro Barbetta e della comunità di San Costanzo.

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Corso G. Matteotti, 46, 61039 San Costanzo PU

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